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milano, Italy
“L’occhio delle donne” dizionario biofilmografico delle registe e dei loro film, è stato compilato da me nel 1995. Oggi la rete offre una marea di informazioni su tutto il sapere umano, quindi anche sulle registe. Questo mio piccolo contributo vuole essere un tentativo di sguardo d'insieme sul grande lavoro compiuto e in corso di compimento da parte delle professioniste della macchina da presa. Un lavoro non certo esaustivo ma che cerca di nominare il maggior numero di donne che si sono appassionate alla professione registica.

martedì 27 settembre 2011

LA POLITICA PRIMA - 11 . MILANO CAMBIA!

GRAZIE MARINA ...  per darmi le parole! 

Milano è cambiata, e io ne avevo una paura quasi scaramantica.
Paura che fosse solo un sogno, un'illusione.
Invece è vero. Certo non è tutto luminoso come nei sogni d'amore, ma la realtà,lenta, continua, prosegue come un fiume che scorre, e questo mi da una grande forza e speranza.

Un sindaco discreto, che non si atteggia, che chiede, domanda, che pensa e sorride, un sorriso sereno, non a "quarantadue denti", non glamour, non da tombeur de femmes! Un uomo normale, che meraviglia!

Una giunta di uomini e donne che parla, discute e si arrabbia, ma che non nasconde niente: che meraviglia!

E finalmente donne normali, sorridenti, impegnate, che si aggirano nelle stanze dei "poteri" comunali e che si danno da fare con caparbietà: che meraviglia!

Sì, decisamente l'aria è cambiata, con quell'arcobaleno sorto alla fine della meravigliosa assemblea conclusiva delle elezioni che hanno portato al nuovo consiglio comunale Milanese.

domenica 25 settembre 2011

L'OCCHIO DELLE DONNE. 10 - CECILIA MANGINI & AGNES VARDA


CECILIA MANGINI e AGNES VARDA 
alla 8^ edizione del  CINEMA DEL REALE  A SPECCHIA nel Salento ......


Tre giorni di documentari ed incontri dove le due grandi SIGNORE DEL CINEMA si sono incontrate ed hanno discusso del loro tema preferito: il cinema, appunto!

Cecilia Mangini la prima donna italiana documentarista e Agnès Varda anticipatrice della Nouvelle Vague hanno intessuto un dialogo attraverso una programmazione incrociata di numerosi incontri pubblici.

Ecco un breve estratto video dell'incontro: buona visione.

MISTERI DI TERRA E CIELO - 5. TROPPO BELLO PER ESSERE ....

Con le lacrime agli occhi e per amor di verità, pubblico il commento integrale
che una nuova amica mi ha inviato  da Berlino!


Berlino, 20 settembre 2011
"Ho visto sul suo blog la foto di Tempelhofer Park, abito proprio all'angolo!
Non è ancora ben chiaro cosa diventerà nei prossimi anni, e quanto dell'area verde resterà verde. Il quartiere limitrofo dove mi trovo è in pieno mutamento. A distanza di pochi mesi sono spuntati bar come funghi, e la popolazione è sempre meno locale, da tedesca o turca che sia, si sta trovando quasi in minoranza rispetto alla popolazione straniera in continuo arrivo. 
Quanto all'entusiasmo su Berlino e la sua capacità a far stare bene donne bambini e uomini, vorrei sfumarlo un pò. Come si sa, i berlinesi trovano a fatica un lavoro e sono molti a vivere sugli aiuti sociali. I quartieri fatti a misura di madri a bambini sono essenzialmente quartieri che hanno preso il posto della popolazione della DDR per rifare tutto a nuovo (veda Prenzlauer Berg). La maggior parte delle persone che ci vivono sono tedeschi della Svevia. Con stipendi più che buoni.
Le strutture sociali mancano per prendersi cura delle persone in difficoltà. Vengono chiuse per tagli del governo, come in Italia. Nel caso dei palazzi occupati, vengono anche loro chiusi... per essere trasformati in residence di lusso. Il colmo del cattivo gusto.
Certo, rispetto all' Italia, le madri, sia in coppia che single, sono molto agevolate. Ma una più attenta osservazione del tessuto sociale farebbe emergere una realtà inequa. Ci si accorge infatti che le madri che camminano fiere per la città sono per la maggior parte neo-cittadine, arrivate cioè a Berlino negli ultimi 10-15 anni. Quanto alle altre donne "locali"... beh, senza nemmeno andare a prendere famiglie con la "pecca" dell'immigrazione, una quantità di donne cresciute nella Germania dell'est non possono usufruire della stessa emancipazione. Per mancanza di un buon sistema educativo pubblico, di lavoro, di soldi.."

martedì 13 settembre 2011

venerdì 9 settembre 2011

MISTERI DI TERRA E DI CIELO .3 - ICONA DEL PASSATO/RISORSA DEL PRESENTE



Ho scoperto con sorpresa che riconvertire aree dismesse è possibile, anzi fattibile, e in tempi certi e umani.


Proprio l'altro giorno parlavo con una mia amica di ritorno da Berlino e mi magnificava un parco pubblico che aveva appena scoperto: 
il TEMPELHOFER PARK.


La curiosità però non stava nel fatto che in città vi fosse un parco verdissimo di oltre 300 ettari (questo a Berlino è quasi normale!) ma che tale parco è una ricoversione di un'aereoporto dismesso il 30 ottobre 2008. Dalla decisione, al recupero delle aree, alla apertura al pubblico sono passati 2 anni, infatti il parco è stato aperto al pubblico l'8 maggio 2010.


Ovviamente molti sono i lavori ancora da portare a compimento, ma la cosa originale per me, ne prevedono la conclusione (e c'è da crederci!) per il 2017, con l'intervento di designer e architetti di tutto il mondo, per riconvertire anche tutti gli edifici che componevano l'intero complesso.


Ovviamente sono andata a fare ricerche sulla rete: molto vi si trova, per esempio, e questo video, e ancora questo.


Come diceva la mia amica amante di Berlino, la città è  pensata a misura di donna e quindi stanno bene tutti: donne, bimbi e uomini. 
A Berlino si vive bene, semplicemente!


A questo punto, non riesco a non pensare alle aree della Ex Falk vicino a dove io abito (periferia nord, nord est di Milano) che da venti anni attendono una riqualificazione che sembrava imminente, con grandi progetti di spazi sociali (a proposito: di spazi verdi non ne ho mai sentito parlare). 
Forse dati gli ultimi eventi (e uso un eufemismo) sulla nostra classe politica anche locale, questa "riconversione"non avverrà, mai.


Peccato che per me, a Berlino faccia un po' troppo freddo. Non fosse così un pensiero ce l'avrei fatto!

lunedì 5 settembre 2011

ZHONGGUO/CINA .3 - EDOARDA MASI - OMAGGIO


EDOARDA MASI se ne è andata, avrebbe potuto vivere ancora, ma non è accaduto. Le statistiche di lunga vita con lei hanno sbagliato.

EDOARDA MASI una grande studiosa della cultura e della politica cinese, una notevole traduttrice di questa lingua astrusa e difficile da rendere con le nostre parole fatte sole di una ventina di segni.

EDOARDA che nel 1976 in collegamento telefonico da Shanghai commentò per Radio Popolare la morte di MAO (ascolta)

A lei devo il mio amore per la Cina! Alla fine degli anni settanta, mi capitò un libro della Einaudi, LA FALSA LIBERTA' di LU XUN, 1968 Traduzione e cura di Edoarda Masi. 
E fu una rivelazione! La magnifica scrittura rendeva accessibile un mondo a me fino allora sconosciuto scatenando una curiosità mai più sopita, una passione che mi ha accompagnato per anni e ancora mi accompagna.

EDOARDA MASI che mi regalò alla fine degli anni novanta, il piacere di conoscerla regalandomi una incredibile serata nella sua casa milanese .

Allora ecco, a questa donna magnifica, schiva, sincera, integra, di grande coscienza etica e politica, una grande utopista che mai si è lasciata trascinare da falsi idoli e da cotte ideologie, 
IO RENDO OMAGGIO.

E invito tutte/i a conoscerne l'opera e la vita. 

Radio Popolare di Milano per opera di Bruna Miorelli, le ha dedicato una trasmissione speciale sabato 3 settembre 2011, ospiti: Silvia Pozzi che con Edoarda ha tessuto una lunga relazione per le traduzioni dal cinese, e Angela Pascucci che da anni si confrontava per i suoi articoli sulla Cina scritti per il Manifesto.
Anche il quotidiano IL MANIFESTO le ha dedicato due articoli sempre lo stesso giorno.

Radiopopolare alcuni anni fa, aveva realizzato 3 trasmissioni dove Edoarda raccontava la sua vita. (ascolta)

Edoarda Masi è nata a Roma nel 1927. Si è laureata in giurisprudenza a Parma nel luglio1948. Dal 1950 al 1973 è stata bibliotecaria . 
Nel 1956 si è diplomata presso l’ISMEO di Roma in lingua e istituzioni cinesi e in lingua russa. Dopo un corso di perfezionamento in lingua cinese presso lo stesso ISMEO, ha frequentato un corso speciale di lingua cinese presso l’Università di Pechino, nel cui campus ha vissuto nel 1957 e 1958. 
Dal l968 al 1971 ha tenuto seminari sulla cultura e la storia della Cina moderna presso le università di Torino, Venezia, Roma, l’Istituto superiore di sociologia di Milano, l’Istituto universitario orientale di Napoli, l’istituto di studi storici e sociologici dell’Università di Urbino, l’istituto superiore di scienze sociali diTrento. 
Nel 1970-71 ha insegnato lingua cinese presso l’ISMEO di Milano. Nel l971 ha conseguito la libera docenza in lingua e letteratura cinese. Negli anni accademici 1971-72, 1972-73,1973-74 è stata incaricata dell’insegnamento di letteratura cinese moderna e contemporanea presso l’istituto universitario orientale diNapoli. 
Nel 1976 ha lavorato informalmente presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino. Nell’anno accademico 1976-77 ha insegnato lingua italiana presso l’Istituto universitario di lingue straniere di Shanghai. 
Senza mai abbandonare u'adesione critica alla sinistra, giovanissima milita nella Federazione Giovanile Comunista e poi nel PCI.
Ha collaborato a diversi periodici, fra i quali: «Alfabeta», «Annali Feltrinelli», «Antigone», «Asahi», «Aut aut», «Azimuth», «Cina»,  «Critica, revista de la Maestria en ciencias sociales de la Universidad Autonoma de Guerrero», «Guerre & Pace», «Ideologies», «Kursbuch», «L’Indice», «Linea d’ombra», «Nuova rivista storica», «L’ospite ingrato: Annuario del Centro studi Franco Fortini», «Quaderni dell’amicizia (Associazione Italia-Cina», «Quaderni piacentini» dal 1962 al 1981, «Quaderni rossi» dal 1961 al 1965, «Rivista di storia contemporanea», «Rivista storica del socialismo», «Socialist revolution», «Tempi moderni», «Les temps modernes», «Ulisse». 
Ha pubblicato i seguenti volumi
La contestazione cinese.Torino, Einaudi, 1968;1969;1971 (trad. tedesca: Die chinesische Herausforderung.Berlin, Wagenbach, 1970); 
Lo stato di tutto il popolo e la democrazia repressiva. Milano, Feltrinelli, 1976; 
Per la Cina. Milano, Mondadori, 1978 (trad.americana, con variazioni e aggiunte: China Winter.New York, Dutton, 1982); 
Breve storia della Cina contemporanea. Bari-Roma, Laterza, 1979; 
Il libro da nascondere. Casale Monferrato, Marietti, 1985;
Cento trame di capolavori della letteratura cinese. Milano, Rizzoli, 1991 ;
Ritorno a Pechino. Milano, Feltrinelli, 1993; 
Storie del bosco letterario. Milano, Scheiwiller, 2002.
Ha curato le seguenti traduzioni dal cinese
Cao Xueqin,Il sogno della camera rossa.Torino, UTET, 1964; 1981; 
Lu Xün, La falsa libertà.Torino, Einaudi, 1968; 
Feng Youlan, Sommario di storia della filosofia cinese, in: “i problemi della pedagogia”, 1971-72; 
Lao She, Città di gatti. Milano, Garzanti, 1986; 
Confucio,I dialoghi. Milano, Rizzoli, 1989; 
Chuanqi: storie fantastiche Tang. Parma, Pratiche, 1994; 
Lu Xün, Erbe selvatiche. Macerata, Quodlibet, 2003.