Drammaturga inglese, nata nel 1938. Dal 1958 inizia a scrivere testi teatrali non ha mai smesso, vive e lavora a Londra.
Il suo teatro è politico, una continua inquietante provvocazione.
"Sette bambine ebree" scritto nel 2009 dopo una campagna militare israeliana.
Sette adulti suggeriscono cosa dire a una bambina. Sette bambine ebree di differenti epoche: dall'olocausto ai fatti di Gaza.
C'è la continua ripetizione: "Ditele ...", "Non ditele ..." che squarciano la storia e le contraddizioni di un popolo che da vittima è diventato carnefice.
"Far Away" scritto nel 2000, sono tre storie nella vita di una donna.
La prima, è una bambina che, ospite dagli zii, scopre lo zio picchiare e uccidere un uomo e un bambino.
La seconda, è una ragazza che trova lavoro in una fabbrica di cappelli, cappelli bellissimi che verranno indossati da dei prigionieri il giorno della loro esecuzione.
La terza ormai donna, in un paese in guerra, fugge per andare a trovare gli zii e il cappellaio. Il mondo che verrà da loro descritto è quello in una guerra totale, dove tutte le creature sono in lotta mortale.
link suggeriti: http://www.unimi.it/news/35430.htm
http://www.klpteatro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=700:teatro-i-royal-court-caryl-churchill&catid=37:video&Itemid=72
E' stata scritta una tesi di laurea: http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=4631
"L'OCCHIO DELLE DONNE" - Dizionario bio-filmografico delle registe dal 1896,è stato pubblicato nel 1995. Io, autrice, ne auspico una nuova edizione vent'anni dopo (2016!) per constatare il mutamento non solo numerico ma anche di valore della produzione registica femminile nel sistema cinema.
- laura modini
- milano, Italy
- “L’occhio delle donne” dizionario biofilmografico delle registe e dei loro film, è stato compilato da me nel 1995. Oggi la rete offre una marea di informazioni su tutto il sapere umano, quindi anche sulle registe. Questo mio piccolo contributo vuole essere un tentativo di sguardo d'insieme sul grande lavoro compiuto e in corso di compimento da parte delle professioniste della macchina da presa. Un lavoro non certo esaustivo ma che cerca di nominare il maggior numero di donne che si sono appassionate alla professione registica.
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