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milano, Italy
“L’occhio delle donne” dizionario biofilmografico delle registe e dei loro film, è stato compilato da me nel 1995. Oggi la rete offre una marea di informazioni su tutto il sapere umano, quindi anche sulle registe. Questo mio piccolo contributo vuole essere un tentativo di sguardo d'insieme sul grande lavoro compiuto e in corso di compimento da parte delle professioniste della macchina da presa. Un lavoro non certo esaustivo ma che cerca di nominare il maggior numero di donne che si sono appassionate alla professione registica.

domenica 20 novembre 2011

PREZIOSITA' DI DONNE.1 - MARIA LAI

Maria Lai
 
Non l'ho mai conosciuto personalmente ma me ne ha parlato con grande intensità una mia amica che da anni ogni estate passa una settimana in Sardegna, a Ulassai (paese natale di Maria Lai) per seguire i suoi stage artistici.
Ho visto alcuni anni fa il documentario  “Inventata da un dio distratto: Maria Lai” di Marilisa Piga e Nico di Tarsia, Italia, 2000 e ne sono rimasta affascinata.Il documentario si aggiudicò il primo premio per la sezione Documenti del "Festival Internazionale del Cinema Indipendente delle Donne" promosso dal Trust Nel nome della donna:
Nel 2009 un nuovo documentario sulla sua opera e il suo pensiero: “Maria Lai – Ansia d’infinito” di Clarita Di Giovanni, è stato presentato al Festival del cinema di Roma.
L’artista oggi 92nne ha trascorso una prima parte della sua vita in molti "altrove" confermandosi una delle più importanti artiste contemporanee tornando poi al suo paese di origine e mettere li le radici per realizzare arte e pensiero nonché ricchezza culturale (e non solo) nella sua terra.
Ora anche il nostro Parlamento si è accorto di questa “nostra” ricchezza consegnandole il  “Premio Camera dei deputati per il 150° dell’Unità d’Italia” con l’opera “Orme di leggi”.

L’ opera è formata da collage di pezzi di stoffa cuciti con scritte in inchiostro vinaceo e nero, dei fili tracciano leggi naturali e umane.
Basta leggere le note scritte nel sito a lei dedicato e si ha l'immagine incredibilmente grande di una donna minuta e schiva che continua a riversare il suo infinito interiore nella concretezza della sua arte. 

ORRORI DEL XXI SECOLO - MORIRE PER ESSERE DISABILI


Suv targato Brescia travolge anziano e lo uccide. Aveva appena fatto notare al conducente che stava occupando il posto per disabili destinato dal comune a sua moglie disabile. ----------------- 
 - QUESTO E' UN PARCHEGGIO RISERVATO ALLE PERSONE INVALIDE, PERSONE CHE COME ME NON POSSONO USARE I MEZZI PUBBLICI  PERCHE' NON SONO IN GRADO DI CAMMINARE, O HANNO GRAVI DIFFICOLTA'.     - e questo ?
 .
è il cartello che indica il parcheggio 
riservato agli invalidi ......  
....  E' un cartello che, come il drappo rosso davanti al toro, fa perdere spesso la ragione ai guidatori!
Ma è la prima volta che una persona di oltre 70 anni, che, difendendo il proprio diritto a un parcheggio, viene uccisa da un uomo che ha l'inquietante e vigliacca convinzione di difendere il proprio privilegio di parcheggiare ovunque.
Mi è accaduto e ancora mi accade di dover discutere, alle volte chiedere che mi si liberi il parcheggio riservato; ho avuto le gomme della macchina bucate; ondate di improperi e parolacce di vario genere! E posso affermare che le persone che mi hanno sbeffeggiato o offeso erano tutti uomini. Spesso il parcheggio a me riservato è occupato, e cedendo alla sconfitta lascio perdere e con somma fatica cerco un posto più vicino possibile dove possa lasciare la macchina.
Ma uccidere è veramente il limite, superato il quale ormai non siamo più umani, ma neanche bestie! Forse ormai non ci rimane che ritornare all'età della pietra e ricominciare da capo!
NON CI SONO PAROLE, NON C'E' GIUSTIZIA, NON C'E' ASSOLUTAMENTE NULLA CHE POSSA GIUSTIFICARE UN ESSERE CHE CREDE DI MUOVERSI IN UNA JUNGLA, DOVE SEMPRE E SOLO IL PIU' FORTE HA RAGIONE ... E UNO CHE HA UN SUV E' IL PIU' FORTE IN QUESTO MONDO DI MACCHINE, DI ARTIFICI, DI DISUMANITA'. 
SE E' ANCORA POSSIBILE:  RESTIAMO UMANI! ------------------------------------------------------