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milano, Italy
“L’occhio delle donne” dizionario biofilmografico delle registe e dei loro film, è stato compilato da me nel 1995. Oggi la rete offre una marea di informazioni su tutto il sapere umano, quindi anche sulle registe. Questo mio piccolo contributo vuole essere un tentativo di sguardo d'insieme sul grande lavoro compiuto e in corso di compimento da parte delle professioniste della macchina da presa. Un lavoro non certo esaustivo ma che cerca di nominare il maggior numero di donne che si sono appassionate alla professione registica.

mercoledì 20 febbraio 2013

TEATRO RAPPRESENTAZIONE DEL REALE . 12 - ANIMA MUNDI 2013





Anche questo anno si va in scena!

 

Questa volta al TEATRO PARENTI 

di MILANO

 

il 1° marzo 2013  ore  18.


Devo dire che sono emozionata, sono ormai al terzo anno di corso teatrale con Ombretta De Biase



Solo ora mi rendo conto di quanto comincio a divertirmi
a vivere i personaggi,  
ad essere per quel tempo del gioco teatrale, quel personaggio.

Mai avrei pensato di vivere il teatro dal di dentro. 
E' entusiasmante.
Ed è anche una specie di analisi:
  per poter entrare nella mente dei vari personaggi, 
devi metterti ogni volta in gioco e scoprire lati della tua persona 
alle volte ancora sconosciuti.


venerdì 15 febbraio 2013

LA POLITICA PRIMA. 14 - SE QUESTI SONO GLI UOMINI


Oscar Pistorius (atleta sudafricano, campione paralimpico nel 2004 sui 200 metri piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani).
Giovane maschio che da sempre lotta contro la sua disabilità, stravolgendo addirittura le possibilità di una persona senza gambe di correre più veloce del suo cavallo (una dimostrazione effettuata dallo stesso Pistorius). 



Lui ce l’ha fatta. Con due protesi al titanio dal 2004 vince premi su premi, ha ricacciato il giudizio dei giudici sportivi che non lo volevano in gare con gli atleti “normodotati” nelle gare.

Ma lui, con quelle sue terminazioni palmate ha corso e ha vinto la sfida della sua vita. 
Grande amministratore della sua immagine, è diventato famoso, ricco, ammirato da tutti. 
Ora può prendersi tutto come è concesso ai “normodotati”, anche donne bellissime.



E infatti donna è la vittima di questo ennesimo omicidio “domestico"Reeva Steenkamp

Trentenne, simpatica, colta (una laurea in legge), una donna del nostro tempo.

Conosciuta un anno fa, dal novembre 2012 diventa ufficialmente fidanzata del grande campione.

Tutto qua! Un mito per la lotta  ad essere considerato più normale, un uomo come tanti.

Il 14 febbraio (San Valentino, io credo non sia una caso!) spara alla sua donna. 

Non ha riconosciuto la figura “furtiva” che si aggirava in casa.






Mi dispiace per Reeva: lei ha perso la vita!



Io ho perso un’illusione.

martedì 12 febbraio 2013

L'OCCHIO DELLE DONNE .12 - MA QUANTE REGISTE!



Da alcuni giorni si è aperto il Festival di Berlino 2013 e le parole che più ricorrono sui giornali in riferimento ad esso sono: donna, rosa, lesbica.
Certo, ormai il marketing si è appropriato di tutto ciò che viene declinato in qualche modo al femminile.
Diciamocelo pure: una foto di una bella donna rende accattivante qualunque articolo e non solo quello dei giornali.
Speravo però qualcosa in più da Paolo Mereghetti che oltre a essere un buon critico ha da sempre grande attenzione per i film a regia femminile giudicandoli con quella marcia in più per cui lo leggo.
Oggi sul Corriere, a pag. 55, un articolo quieto, senza strombazzamenti e foto glamour.
Quante donne normali a Berlino. 
In 50 righe, si parla di attrici (e questo è normale: le attrici vendono comunque) e di registi (uso il plurale maiestatis ). Nel mezzo finalmente un nome di una regista ...
 

PIA MARAIS


per un film (“Layla Fourie”), dice il nostro, non proprio eccezionale. 
Ovviamente consiglio sempre di non fermarsi mai a un primo giudizio, meglio vedere il film o almeno leggerne qualcosa in più.






L'articolo di Mereghetti, oltre a non avermi dato niente, mi ha lasciata indifferente. 
Però mi ha riproposto la grande questione della presenza femminile nel cinema.

Sulla rete, ma anche nei vari giornali, da quando di è aperta la BERLINALE 2013, un’ondata di articoli più o meno belli, ma tutti corredati da belle foto a colori, inneggiano alla presenza femminile, partendo dalla Giuria, per arrivare al cartellone.
Ora, nei vent’anni e più in cui mi occupo di registe devo constatare che quando si parla di donne nel sistema cinema, l’immaginario va alle attrici. 
Poi nei critici più seri si arriva a ricordare le miriadi di donne che hanno tenuto alti i livelli delle professioni fondamentali alla realizzazione di un film e che sono generalmente sconosciute (prime le sceneggiatrici ma anche scenografe, soggettiste, per arrivare alle professioni normalizzanti quali la truccatrice, la sarta ecc).
Ecco io vorrei che un giorno in un qualsiasi festival (Cannes, Berlino,Venezia) o premio (Oscar, Cesar, Volpi), la presenza delle donne non sia riservata solo (per ragioni di marketing) alle attrici (utili per accendere un fumoso immaginario) ma soprattutto alle registe e (ma questo non è il mio campo di interesse) alle professioniste. 
Insomma mi piacerebbe che le foto da far circolare sui giornali in quelle occasioni fossero più simili a queste ….





ALICE GUY BLACHE'
  Girò il primo film di fiction nel 1896

Aida Begic
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Carla Vestroni
Chahal Sabbag
Debra Granik
     . . . . . . . . . . . . .
Fanta Regina Nacro

                           . . . . . . . . . . e ancora ancora ancora!   
 

lunedì 11 febbraio 2013

ZHONGGUO / CINA .6 - I GATTI DI AI WEIWEI

Alison Klayman Regista americana 

Si laurea nel 2006 compiendo nello stesso anno un viaggio in Cina che doveva essere di alcuni mesi. Ma dopo aver visitato il Tibet e successivamente l'isola di Taiwan studiando nel contempo la lingua cinese, decide di fermarsi a Pechino. Come insegnante di inglese sarà l'assistente di Liu YiFei nel film "Il regno proibito", doppiatrice di cartoni animati e articolista di pallacanestro per i giochi olimpici del 2008. 
 
Alison Klayman e Ai WeiWei


Nel suo sito si può leggere in dettaglio la sua attività di giornalista e regista documentarista. 
Conosce Ai WeiWei, di cui si è tanto parlato anche in Italia e realizza su di lui, nel corso di due anni, un documentario: "Ai WeiWei: never sorry", durata 91 minuti, prodotto nell 2012 e ora distribuito in Italia dalla Biografilm Collection. Il film ha ottenuto 8 riconoscimenti ufficiali, tra cui dal Sundance Film Festival.


Ops! E' Chiusa.









Di Ai WeiWei mi ha sorpreso il suo amore per cani e gatti (ne ha una quarantina che circolano liberi nella sua dimora alla periferia nord di Pechino) e proprio con i gatti ha un rapporto speciale lasciando che si esprimono artisticamente o filosofeggiando sulla loro intelligenza. 








Apro
Esco
un collaboratore artistico: 
Gatto in piena creazione

Su Ai WeiWei la rete è ricca di articoli, io suggerisco quelli di:
China-Files (1, 2, 3, 4.),
e una intervista pubblicata dal Saggiatore, qui un estratto.