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milano, Italy
“L’occhio delle donne” dizionario biofilmografico delle registe e dei loro film, è stato compilato da me nel 1995. Oggi la rete offre una marea di informazioni su tutto il sapere umano, quindi anche sulle registe. Questo mio piccolo contributo vuole essere un tentativo di sguardo d'insieme sul grande lavoro compiuto e in corso di compimento da parte delle professioniste della macchina da presa. Un lavoro non certo esaustivo ma che cerca di nominare il maggior numero di donne che si sono appassionate alla professione registica.

lunedì 4 aprile 2011

ZHONGGUO/CINA .2 - YUEMO



Yuè (piacere)
Mò (inchiostro)
Associazione nata a Milano nel settembre del 2009 per la passione della calligrafia di cinque persone (Reine, Laura (io), Tiziana, Edo e Gabriele.) Il nome è stato proposta da Reine che a sua volto lo ricevette da un suo maestro cinese

I due caratteri enunciano i due elementi che sono alla base della calligrafia cinese (mutuata anche in Giappone e Corea): il piacere, la sensazione di fare qualcosa di bello con l'attenzione che si concentra per realizzare un segno preciso, con le giuste proporzioni e dosi di inchiostro.
L'inchiostro in bastoncino che va diluito sfregandolo sulla pietra con poca acqua fino ad ottenere una pasta molto fluida ma compatta di un nero vellutato.
Queste due operazioni preludono poi agli altri elementi per fare "shufa" o "shodo": il pennello e la carta di riso.
L'associazione è stata presentata pubblicamente il 28 settembre 2010 a Milano presso il Circolo della Rosa-Libreria delle Donne con la proiezione di un piccolo documentario di Eleonora Bellini che ha seguito il lavoro delle appassionate e appassionati calligrafi.
Il Documentario si intitola "Caratteri" (in cinese HanZi) e verrà presto messo in rete nell sito della Associazione.
Nell'occasione, come grande appassionata di Cina ho proposto il Video "Nushu.La scrittura segreta delle donne" realizzato da una regista cinese che vive in Canada.
Credo utile per chi lo desideri, leggere il commento della serata che ho scritto per l'Agenzia di informazione ChinaFiles. 
Per chi volesse sapere qualcosa di più sulla Scrittura Segreta delle donne consiglio di vedere le pagine in rete del nuovissimo sito web di Francesca Rosati Freeman che da anni viaggia nel sud della Cina e si confronta con la situazione femminile cinese delle minoranze. 

1 commento:

  1. Ciao Laura ti mando questa piccola recensione sul film che abbiamo visto al Circolo delle Rosa.

    Giulia Ciniselli l'ho conosciuta sabato 9,4 al Circolo della rosa che presentava Via Padova Istruzioni per l'uso. Bellissimo documentario del 2010. Girato con Anna Bernasconi. La prima, docente di Montaggio narrativo alla Scuola civica di Cinema, Televisione e Nuovi Media di Milano, l'ha montato, la seconda ha fatto le riprese. Giulia vive da 25 anni in via Padova.

    Conosco abbastanza bene quest'area che è anche la mia. Bello questo lavoro. Girato con uno sguardo che vuole fare vedere le cose, le persone e le situazioni, con leggerezza, senza denunciare, irrompere con un punto di vista ideologico. Il punto di vista c'è nel taglio particolare delle inquadrature che si soffermano sui dettagli, che immergono i soggetti in luci mai troppo vivide, lontane dalla strada, e sono invece quelle delle case, dei cortili, degli spazi di verde, luci di finestre che guardano verso i tetti, la via e il mondo. Non ho visto gatti, cani, canarini, animali domestici aggirarsi fra queste mura. Chi vive nella via più multietnica di Milano è uno scampolo di umanità che sprigiona un forte desiderio di esistere, che vive concentrata sule cose che fa e non ha molto tempo per altro. Ma noi in questo sforzo di esistere ci specchiamo e ci guardiamo, una volta tanto senza poggiare occhi pietosi, normativi o pieni di aspettativa. Scrive Matteo Speroni nell'articoletto del Corriere della Sera del 9,4,2011 <>. Spiega la regista <> Ci sono state molte ore di ripresa e oggi il film dura 52 minuti.
    Ho pensato a un documentario di Agnes Varda, uno dei suoi tanti lavori girati in assoluta libertà, seguendo l' ispirazione della vita che la circonda. Nel 1975 gira Daguerreotypes. Un film di 75' dove va a riprendere i commercianti della via Daguerre del 14° arrondissement dove la regista abita da sempre. Come precisa: << su quel pezzetto di via che va dal n.70 al n.90, un documento modesto e locale su qualche piccolo commerciante, uno sguardo attento sulla maggioranza silenziosa, è un album di quartiere, ritratti stereo-daguérréotypes, archivi per gli archeo-sociologi dell'anno 2975. >> (da Daguerreotypes di Agnes Varda, 1978). Nel 2005 Agnes proseguirà le riprese per raccontare come è stata trasformata la via. Giulia e Anna hanno guardato alla realtà con lo stesso sguardo. E mi auguro che come la grande Agnes anche loro proseguano a guardare che cosa gli sta nella mente e nel cuore con amicizia, che vuole dire vedere l'altra, l'altro come un essere semplice, e nascosto, protetto dentro di noi che conosciamo bene e vogliamo fare vedere agli altri. Agnes Varda ha lavorato sempre su quello che la colpiva dalle Pantere nere, al Vietnam in guerra, ai negozianti della sua via per arrivare a chi semina, raccoglie e consuma patate, oggetti vari e immondizie, in Les Glaneurs e La Glaneuse, alle vedove dell'Isola Noirmoutier, dove va in vacanza da una vita. Anche Giulia Ciniselli e Anna Bernasconi ci regaleranno di nuovo qualcosa di bello, intrigante e utile, come Via Padova, Istruzioni per l'uso, accordando a chi guarda, un'altra volta, mi auguro, la capacità di sapere giudicare, poi immaginare e quindi usare le informazioni che la realtà ci fornisce quotidianamente, senza farci rifare ogni volta la storia dall'inizio.

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